mercoledì 3 ottobre 2007

Se la Precrimine arriva a Baghdad con casco, fucile ed occhiali

Nel suo racconto "Rapporto di minoranza", portato sullo schermo da Steven Spielberg nel film "Minority Report", Philip K. Dick immagina un futuro (2054) dove il crimine è sconfitto grazie a dei sensitivi che, prevedendo gli atti criminosi in anticipo, permettono alle forze dell'ordine di intervenire ed immobilizzare i futuri colpevoli ancor prima che commettano il delitto.
Le implicazioni dispotiche di tale organizzazione sono raccontate da Dick in un finale sicuramente più cupo e pessimistico di quello del film di Spielberg.

Dobbiamo dire che il grande scrittore di fantascienza si è tenuto fin troppo abbondante immaginando il periodo futuro nel quale ambientare le avventure della sua Precrimine. In un certo modo ci siamo già dentro.

Con l'inaugurazione della Grande Fiera Mondiale della Guerra Preventiva abbiamo consolidato il principio che è meglio mettere le mani avanti, ed anche i bombardieri, contro paesi canaglia e terroristi vari.
Ieri sera, in un brillante servizio dall'Iraq del TG1, ho visto la Precrimine in azione.

La conducatora Monica Maggioni si è autopresentata con grande orgoglio un reportage dall'Iraq dove, travestita da Oriana Fallaci in Vietnam, con casco e giubbone antiproiettile d'ordinanza e accompagnata da una ventina di marines armati fino ai denti, alla luce verdastra dei visori agli infrarossi, faceva irruzione in una casa di Adamiya. Secondo le immagini che abbiamo visto, dentro vi hanno trovato un tizio che dormiva per terra in una stanza, accanto a dei telefonini rotti.
Detta così sembrerebbe una cavolata ma il sonoro, ovvero il racconto per bocca della stessa Maggioni, raccontava tutta un'altra storia di ben altre epiche dimensioni.

L'Iraq è in preda ai terroristi di Al Qaeda e per fortuna che le forze dell'alleanza hanno dei validi collaboratori, definiti "volontari iracheni" che, incappucciati ma forniti di giacche con logo di riconoscimento come i City's Angels, vegliano sugli onesti compatrioti e indicano ai militari occupanti (liberatori, meglio) dove si nascondono gli infidi alqaediani.
Le immagini ci mostrano proprio una di queste irruzioni, con tanto di donna velata locale che afferma: "Si, si, è vero, ci sono dei tipacci in giro che se ne stanno tutto il giorno in casa e non parlano con nessuno". I militari, accompagnati dalla giornalista con casco, fucile ed occhiali e grande sprezzo del pericolo, irrompono dunque in una stanza dove si trova, unico occupante, il dormiente dei telefonini, che viene prontamente ridotto in ulteriore condizione di non nuocere e arrestato.
C'erano armi in giro? Interpretazione della scena sempre secondo il sonoro del servizio: quello era certamente uno di Al Qaeda, i telefonini sarebbero diventati delle bombe perchè i telefonini smontati servono per farci delle bombe, sapete?, l'abbiamo fermato in tempo prima che si facesse saltare in aria e prima di avervi dovuto raccontare dell'ennesima esplosione e devastazione che sarebbe certamente avvenuta.
Si è detta tutto da sola: il prima, il durante e il poi. Forse è anche sensitiva e li ha condotti lei quelli della Precrimine sul luogo del previsto misfatto.

Non abbiamo saputo poi come è andata a finire con il tizio arrestato e mi permetto di suggerire alla brillante giornalista di fornirci un altro interessante reportage nei prossimi giorni che faccia luce anche su questo aspetto. Era poi veramente colpevole e legato ad Al Qaeda? Giusto per completezza di informazione.
Io mi auguro che fosse proprio un pericoloso terrorista fermato in tempo prima che compisse una strage, perchè se per caso era solo un poveraccio che raccatta telefonini dalla spazzatura, li aggiusta per rivenderli ai suoi concittadini al fine di sfuggire dalla miseria e la sua sfortuna è stata quella di stare sui coglioni ad uno di quei "volontari" iracheni che lo hanno denunciato, se questo è l'andazzo, il nostro futuro sarebbe da considerarsi ancora più nero di quello immaginato da Philip K. Dick. "La Precrimine, prossimamente vicino a casa tua".

9 commenti:

  1. Anonimo16:16

    E' una grande tristezza.
    Odio tutta questa grandissima ipocrisia che ci circonde.
    Tutto ciò che dice l'impero è giusto e tutto cioò che fanno gli arabi è sbagliato.
    E poi diamo dell'ignoranti e intolleranti a loro.
    Quel poveretto sarà già finito a Guantanamo (base illegale, ci tengo a sottolinearlo) sottoposto a interrogatori x avere informazioni che probabilmente non ha, torturato x l'unica colpa di essere stato sulle palle a qualcuno.
    Non so' dove andremo a finire!
    Certo è che non so se mi da' + il vomito l'impero o questa sudditanza che tutto l'occidente ha nei suoi confronti.

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  2. 'azz. Il vecchio 3310 che ho nel cassetto del comodino è meglio che lo butti via. Se qualcuno lo vede quello, e soprattutto riferisce i miei gusti in fatto di lettura (woodward, shamir, orwell, brecht), ci finisco io a Guantanamo.

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  3. il film di spielber mi ha fatto schifo... ma il libro non l'ho letto

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  4. Anonimo14:08

    quando leggo i tuoi post mi sento sempre molto avvilita, perchè a parte il condividere tutto nei minimi particolari, non so proprio come se ne possa uscire!
    laura

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    1. Anonimo16:35

      Se ne esce quanto meno comportandosi da cittadini e non sudditi.
      C'è una buca nella strada? Si scrive e si interpella chi di dovere affinché venga sistemata.
      Oltre la denunzia bisogna passare all'azione, prima burocratica, e poi eventualmente di protesta con obiettivi chiari. Feisbuk, e ancora prima i forum/blog, sono divenuti una specie di sfogatoio molto innocuo per colore che invece temono anche una semplice telefonata dall'elettore o dal cittadino infuriato.

      Hart

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  5. Quando ho sentito di questi presunti volontari iracheni non ho potuto fare a meno di pensare alle guide indiane. Quello che portavano "i soldati blu" a sterminare i villaggi. Che vantaggi traggono da queste spiate? Sicuramente denaro. Perché, allora, non dovrebbero mentire per guadagnarsi qualcosa? Un vero rimedio al "terrorismo" (qualcuno la chiama guerra di liberazione)? Tornarcene subito a casa e smettere d'invadere un paese che avremmo dovuto rendere libero.

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  6. Ci mancavano solo le spie irachene per completare il quadretto.
    Eppure la ricetta per il M.O. sarebbe tutto sommato facile:

    "Nel bacino del mediterraneo le democrazie occidentali sanno cosa devono fare.
    Ritirarsi dai luoghi in cui non hanno diritto di restare.
    Dare un paese a chi ne è stato privato (i palestinesi) e ovunque, rispettare i propri principi"
    (Massimo Cacciari)

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  7. I ho molti libri a casa...
    Avrò problemi ?
    :-((



    Pensatoio

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  8. Anonimo16:02

    Blearch

    Da come la vedo io, ci mancava solo il logo "istituto luce" e ne sarebbe uscito fuori il perfetto filmatino fasullo di propaganda fascista

    Quella storia puzza di falso dalla testa ai piedi. Figuratevi se fanno partecipare una giornalista in una azione di assalto ad un covo terroristico...

    Sentite a me: spente le telecamere, il tizio catturato è stato liberato, 200 dollari e via.

    Davvero, non ci posso credere che questa qui creda che noi ci crediamo... ma ci ha preso per stupidi integrali ???

    Un filmato del genere puo' andare bene solo per quelli che credono che cuo' che accade nelle varie isole dei famosi siano scene naturali (ma mai nessuno pensa che attorno a quelli ci sono due o tre tizi con telecamenre a spalla?)

    Saluti

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