martedì 8 novembre 2016

Il cigno biondo


Una mia riflessione sulle elezioni presidenziali USA che nasce dall'aver seguito finora un'ampia varietà di fonti americane e non di vario orientamento ma rigorosamente non pescate dal mainstream, visto che quest'ultimo è a livelli sovietico-orwelliani e non vale la pena di spenderci nemmeno un secondo del proprio tempo.  La ripetizione ossessiva da settimane ormai del "Hillary è in testa a tutti i sondaggi" suona infatti non come titolazione di notizia ma come mantra scaramantico o formula di incantesimo.

L'impressione più forte che ho avuto seguendo la campagna elettorale presidenziale è che queste non siano elezioni normali, ma non per la stupidaggine mediosovietica secondo la quale vi parteciperebbero "i candidati meno amati di sempre", i quali sono "entrambi orribili". Trucco semantico con il quale si giustifica l'impresentabilità del proprio campione  applicando la proprietà transitiva su quello dell'avversario.
Hillary in effetti, per riempire i suoi utlimi rallies, meno affollati di una presentazione del Folletto, ha avuto bisogno di chiamare a raccolta e dispiegare le sue truppe mammellate, le sue groupies compagne di merende sataniche, i chitarrosi a gettone, i nani e le ballerine con l'obbligo del progressismo ipocrita nell'illusione di poter orientare l'elettorato. Nonostante ciò, pare che a questi raduni manco i non mentalmente sofisticatissimi millennials se la sono incoolated.
Se si fossero degnate di seguire almeno uno dei rallies di Trump, affollatissimi di persone, le presstitutes clintonidee avrebbero notato invece l'assenza di glamour in favore della concretezza, del parlare di cose reali, quotidiane, quelle che interessano alle persone. Francamente non mi sono nemmeno accorta di tutta quella buffonaggine berlusconesca della quale accusano il Donald.
Purtroppo per loro, ho visto una persona autorevole, al contrario della Hillary autoritaria (studiatevi la differenza tra i termini) che urlava rabbiosa e fetiente con il pugnetto alzato e la voce da vecchia megera "aumenteremo le tasse alla classe media!" Non escludo che Hitlery abbia il suo bacino di consenso, the mother of piddins is always pregnant, l'inquantodonnismo fa strage in maniera pandemica, ma si sono indubbiamente visti più cartelloni per Trump nei giardini e appesi alle vetrine dei negozi. Trump è la vera star di queste elezioni, è colui che acchiappa, mentre l'altra la definirei non simpaticissima, una fata madrina che alla fine vi trasformerà tutti in rospi, se non la eleggete.

Detto questo, e fattovi capire, annusando l'elettorato e la fenomenologia della campagna elettorale, chi sia il candidato favorito, se queste fossero normali elezioni come le ultime, almeno due delle quali pesantemente viziate da brogli (2000 in Florida e 2004 in Ohio), e al posto di Donald Trump vi fossero due fresconi come Kerry e Gore da accontentare a bocce ferme con due sostanziosi premi di consolazione, temo che Hillary verrebbe proclamata vincente allo stesso modo in cui fu fatto vincere George Dubya Bush.
Eletta con l'aiuto dei soliti brogli delle macchinette nel malcontento popolare di coloro che si rendono conto di che razza di lenza ella sia, ma tutto sommato senza tragedie irrimediabili. Prima inquantodonna alla Casa Bianca e via, game over. Pavimenti delle redazioni scivolosi per gli orgasmi di gioia degli infami mentitori consapevoli e bon. Preparate i bunker e affidatevi alla Madonna, quella vera, non quella che fa rima con palombara.

Se fossero elezioni normali, dicevo, ma non lo sono. I media hanno creduto di poter orientare un'opinione pubblica ed elettorato che ormai non compra i giornali, non guarda i talk show e si informa su Internet, con tutti i rischi del caso, d'accordo, ma rischio relativo, visto che allenare il cervello a distinguere il grano dal loglio è un ottimo workout mentale, senz'altro più salutare della passività di fronte allo schermo televisivo. Hanno creduto di poter addomesticare l'elettorato fino al punto di fargli accettare i desiderata di Wall Street e l'elezione della loro puPazza ad ogni costo.
Ma ecco spuntare il cigno nero, anzi biondo.
Come se non bastasse quella sulla rete, la mobilitazione per Trump è avvenuta attraverso il passaparola, il contatto fisico e verbale tra vicini, parenti, amici e conoscenti. Modalità di comunicazione notoriamente incontrollabile. Avete presente l'esercito convenzionale contro la guerriglia vietcong? Ecco.
Trump definisce il suo un movimento e chi l'ha organizzato (lui stesso si definisce "un messaggero") è stato bravissimo a riuscire a sintonizzarsi con le aspettative dell'elettorato e ad innescare una reazione a catena che poi si è autoalimentata e cresce sempre di più. Una campagna elettorale, quella dei suoi spin doctors, assolutamente perfetta.
Il succo della mobilitazione pro Trump è la riscoperta del patriottismo. Chi vota Trump ha la sensazione di non aver altra scelta che quella, che sia in gioco una posta enorme, definitiva.
I media globalisti si sono illusi di poter infettare l'opinione pubblica con il loro disprezzo elitario per i valori della tradizione ma hanno solo sortito l'effetto opposto. Gli argomenti che mobilitano gli elettori di Trump (solo tangenzialmente definibili a tutti gli effetti repubblicani e provenienti anche dal bacino dei dem delusi) sono gli stessi che preoccupano i popoli europei:  la migrazione come arma, il totalitarismo finanziario, la recessione, la perdita di lavoro e di speranza, la dittatura dell'ineluttabilità, l'impoverimento, l'attacco concentrico al set di valori dell'occidente democratico e l'incertezza per il futuro che si traduce in depressione generalizzata. Quella statunitense è parte di una mobilitazione mondiale contro il globalismo che monta e terrorizza i cani da guardia dei media, incaricati di marchiare i reprobi con l'accusa di populismo e di essere addirittura mossi da uno "spirito selvaggio", scriveva stamattina uno di loro.

Questi elettori non sono disposti a farsi rubare questa elezione. Sono ben consci dei brogli e c'è una mobilitazione inedita per denunciarli.


Inoltre, Trump non è né Kerry né Gore. Non è un gregario qualunque incaricato di tirare la volata in salita al campione e disposto a piegarsi alla linea del partito. Ha già annunciato che non accetterà un risultato in qualsiasi modo viziato da dubbi di irregolarità. Venderà cara la pelle, ha promesso.

Le immagini che provengono dai seggi mostrano intanto una straordinaria mobilitazione in generale, con file lunghissime di elettori che attendono fino a due ore per poter votare. Queste sono immagini che sono state postate su Twitter da New York. 

Questo significa che, prevalendo con evidenza Trump, chi volesse Hillary a tutti i costi dovrebbe essere costretto a brogliare in maniera clamorosa, visto che si può pensare di passarla liscia solo su un risultato di 51-49 ma non su una forbice più ampia, per non parlare della pretesa di negare un eventuale voto a valanga per il candidato repubblicano.
Vista la tensione morale dell'elettorato, non è escluso che un risultato smaccatamente falsato potrebbe innescare gravi disordini o addirittura una rivolta. A quel punto la situazione potrebbe degenerare fino a divenire incontrollabile.

C'è anche il discorso del fantomatico contro-golpe di cui si è parlato giorni fa, da parte di una fronda conservatrice con ramificazioni al Pentagono e nei servizi segreti (ma si dice comprenda anche ambienti britannici ed israeliani) che si sarebbe mossa nell'intento di impedire alla Clinton di entrare alla Casa Bianca.
Che ella sia un pericolo per il mondo lo capisce anche un bambino. Che non si faccia scrupoli di massacrare anche i suoi connazionali, oltre ai suoi nemici, lo dimostra l'atroce fine dell'ambasciatore USA a Benghazi Stevens, lasciato linciare dalla folla dopo torture inenarrabili.
Le inchieste a suo carico, i cui contenuti sono stati divulgati grazie a Julian Assange (che nel frattempo avrebbe preso le distanze dai cospiratori di cui è portavoce Steve Pieczenik),  sono diverse e potrebbero riguardare accuse gravissime di tradimento, corruzione, spionaggio. Senza contare i retroscena su supposti circoli pedofili ai quali sarebbero legati i fratelli Podesta e Anthony Weiner e che, secondo alcuni, potrebbero comprometterla personalmente di persona.
Lo stesso direttore dell'FBI, riferendosi ad un ramo dell'inchiesta federale apparentemente chiusa, quella sul server personale della Clinton, non ha detto che ella è "pura siccome un angelo" ma che l'opinione dell'FBI sull'inchiesta non è cambiata rispetto all'estate scorsa. Frase che non dice assolutamente nulla, forse a ragion veduta.

Che i neocon abbiano fatto il loro tempo, che abbiano combinato abbastanza disastri e vi sia bisogno di un cambio di gestione nelle stanze del potere di Washington per evitare confronti troppo ravvicinati con la Russia, gestire la prossima inevitabile crisi finanziaria legata allo scoppio del bubbone dei derivati, ingabbiare il Golem del terrorismo islamico sfuggito di mano e la conseguente crisi migratoria, lo capiscono anche coloro che hanno appoggiato queste politiche fino ad ora.
E' necessaria una transizione, possibilmente pacifica perché l'ipotesi di una rivoluzione con repressione in America non è nemmeno immaginabile come possibilità. Transizione non verso il sol dell'avvenire certamente ma verso il recupero di una parvenza di normalità, del conservatorismo alla Reagan opposto all'avventurismo nichilista dei Bush. Transizione che dovrà necessariamente, temo, passare attraverso una togliattiana amnistia nei confronti dei criminali responsabili di quindici anni di orrori a partire dall'11 settembre.

Gli scenari possibili a questo punto sono i seguenti:

1) Se vince la Clinton ma con sospetto di brogli a causa dello scarso margine di vantaggio vi sarebbe ingovernabilità, soprattutto se dovesse risultare una maggioranza repubblicana al Congresso. Probabile richiesta di impeachment, esplosione di tutte le inchieste a suo carico e possibile sua forzata rinuncia, per lasciare il campo al vice Kaine (uno che è meglio Ebola di lui) e forse nuove elezioni. Prezzo da pagare: incertezza, instabilità e situazione potenzialmente esplosiva a livello internazionale e sui mercati.

2) Se Trump vince può farlo solo a valanga, in maniera prevista ma inaspettata riguardo ai numeri. Effetto Reagan ed effetto Brexit. E' l'imprevisto, il cigno biondo. Impossibilità di brogliare da parte dei dem senza scatenare la rivoluzione. La transizione deve essere accettata anche da chi non l'avrebbe voluta. Trionfo della volontà popolare (non ci credo nemmeno se lo vedo*). 

3) Ipotesi Bisignani (da prendere con le molle). Fanno vincere Hillary e gli avversari lasciano che accada anche con i brogli per avere il gusto di distruggerla dopo, per dimostrare che Wikileaks e la Rete possono far cadere il Presidente degli Stati Uniti. Ipotesi macchinosa e ad alto tasso di incertezza sul risultato finale perché Obama potrebbe impuntarsi e coprire Hillary con un ombrello ad hoc.

4) Ipotesi Pieczenik (aggiornata e sempre da prendere con le molle). Qualcuno è andato da Hillary in questi ultimi giorni con una proposta che non poteva rifiutare. Per esempio la prova che l'FBI (nonostante le dichiarazioni) e il NYPD hanno materiale in mano più potente del C4 pronto a farla esplodere. Le hanno chiesto di ritirarsi prima del voto o di accettare la vittoria di Trump, ritenuta assai probabile, come atto di sottomissione alla transizione pacifica ed al cambio di regime voluto, a questo punto, da più di quanti si possa immaginare.
Anche qui il prezzo da pagare sarebbe, suppongo, la concessione dell'assoluta immunità ed impunità per Hillary per le inchieste ancora in corso ma se ciò volesse dire evitare la terza guerra mondiale, sarebbe un prezzo assolutamente ragionevole.

Ci sarebbe un'altra ipotesi, e cioè che tutti vogliono Hillary, anche i cosiddetti congiurati, che ci stanno prendendo per il cool, ma non voglio nemmeno prenderla in considerazione perché vorrebbe dire che siamo perduti.

La partita è ancora apertissima, siamo ottimisti. Stay tuned.


UPDATE
* Ora ci credo.

28 commenti:

  1. Anonimo04:17

    Spettacolo...una valanga di voti, non manipolabile

    Marco

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  2. Anonimo06:06

    ha vinto trump ...non é ufficiale adesso alle H 0603 ...io mi godo i primi riposizionamenti di "giornalisti" e poi mi farò una cagata guardando quelle facce di merda di politici italiani...che goduria ...
    ciao
    luigi

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  3. Alessandra08:04

    Io non mi faccio molte illusioni... Comunque per il momento questo e' un altro 'up yours' all'establishment. Meglio di niente :-)

    Adesso per chiudere l'anno in bellezza ci vuole un sonoro 'NO' a Renzi. Sarebbe il terzo. Not bad :-)

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  4. Anonimo08:23

    #licenziatelabotteri dove botteri sta per tutta l'informazione di merda
    M.

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    1. Anonimo18:09

      Per l'intero periodo pre elettorale è stata vergognosa! Le mancava la maglietta di Hillary e distintivo in diretta.

      lr

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  5. Come non votarla a peggior cattivo online?

    Una delle migliori cose lette negli ultimi tempi, alla faccia dei Fazi e dei Gramellini.

    P.S.: vince Trump e le borse crollano. Chissà chi c'era dietro Hitlery...

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  6. "Trionfo della volontà popolare (non ci credo nemmeno se lo vedo*)"

    "UPDATE
    * Ora ci credo."


    Sublime... grazie d'esistere e di non desistere!

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  7. Oh, what a day, what a lovely day! (cit.)

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  8. Le lacrime degli ipocriti sono dolcissime. Dovremmo imbottigliarle e farne nettare per le lotte a venire. Ci voleva proprio.

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  9. e pensare che solo 24ore prima del succeso di Donald Trump, Salvini aveva sdoganato uno come D Alema, pro globalizzazione, pro banche e finanza, pro Trattati di libero scambio, pro entità sovranazionali, pro metamorfosi deflazioniste sociali(via precariato e flessibilità),esattamente la foto di tutto ciò che Salvini vuole combattere, invitandolo alla manifestazione di Firenze. D' Alema capite? come invitare Attali o il fu Padoa Schioppa. Meditate gente, meditate....

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    1. Anonimo21:33

      parafrasando MAO " non importa il colore del gatto purche' serva ad acchiappare IL TOPO".
      ws

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  10. Chissà come la prenderà il canale youtube Breaking Italy...

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  11. spiace dirlo ma ascoltando i vari brunetta salvini meloni (nell ordine: "ha vinto il popolo" "è la rivincita del popolo" "il popolo batte l'establishment") pare di riascoltare le stesse parole di civati e vendola all'indomani della vittoria del no all austerità ai tempi referendum greco

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  12. C'est la fin d'un èpoque, celle du Nèolibèrisme. (Gèrard Araud, 9. Nov. 2016) Ambascatore francese negli USA.


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  13. Ciao Barbara

    A rigor di logica e di equidistanza, io direi che , oltre che parlare dei livelli cosiddetti sovietico-orwelliani della stampa USA, sarebbe più giusto parlare, ma molto forse, dei livelli statunitensi-orwelliani della stampa russa. Ma su quest'ultima affermazione dubito molto... ;)

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  14. Anonimo18:20

    Quello che più mi lascia basito non è la vittoria di Trump, ampiamente prevista dal Vate Allan Lichtman (ho imparato a conoscerlo grazie a RT, un caso?), bensì il fatto che nessuno si incazzi coi media occidentali per la quantità mostruosa di cretinate che gli hanno rifilato...

    Fartzilla

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  15. - Più di 50 Mio. di americani vive sotto la soglia della povertà
    - Il 50% degli americani non ha nessun accesso alla sanità
    - I salari non salgono più dagli anni 70, in certi casi persino diminuiscono
    - Ergo popolazione completamente indebitata
    - Un studente dopo la laurea inizia la sua carriera lavorativa in media con debiti di 70.000-80.000 $, grazie ai cosidetti "student loans"
    - La forbice tra l'1% è il 99% si ingrandisce sempre di più

    Ma per taluni il problema principale sono i gay. logica piddina.


    I poltici è l'èlite vivono in una bolla completamente fuori della realtà, fregandosene completamente del popolo. È giunta l'ora di cambiare rotta, spero, altrimenti l'occidente si andrà a schiantare contro il muro.



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  16. Super...Trump, Realtà 1 - Me(r)dia 0

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  17. Buonasera, ricordo che avevo quattordici anni, oggi ne ho 44 quindi parlo di 30a fa, quando leggevo su blitz e il monello, ve li ricordate?,il gossip erotico con protagonisti il playboy miliardario Trump e la moglie Ivana che mi pare fosse considerata una sex symbol. Naturalmente , inutile precisarlo ma tant'è, non è la solita critica moralista nei riguardi di Trump e gentile consorte (non sono la Botteri, una vera e propria macchina del fango, che ieri sera, dimenticando improvvisamnte chi fosse il marito della Hillary, presentava,per rendere meno amara la cicuta elettorale, come impresentabile ..la moglie di Trump) ma, è solo un frammento, ripescato chissà da dove, per ricordare a tutti che Donald Trump è da sempre, e a pieno titolo, parte della èlite. Personalmente, giusto per sorridere, Trump mi ricorda un personaggio di Alan Ford.

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  18. Tappatevi il naso, per l'OT e sopratutto perchè scrivo due righe su rondolino, colui che incitò su twitter a spruzzare l'anti parassitario (usanza praticata dal terzo reich)contro gli aquilani che protestavano, ed è sempre quello che voleva riempire di botte gli insegnanti che sfilavano a Roma contro la buona scuola di renzi. Questo sta all Unità, che sia l'Unità di carta o on line poco importa, ed è stato scelto da renzi, segretario del Pd oltre che primo ministro, per farsi rappresentare in tv nei talk show spazzatura. Questa è la cosidetta sinistra, quella che chiama rabbiosa e livorosa la destra, e il cervello fecale di rondolino, con la erre minuscola, ne è il volto feroce e ottuso.

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  19. stasera, non è un messaggio pubblicitario ma una amara riflessione, mi scuserà se divago dal tema del post, ho visto un chilo di pasta dececco in vendita a 2,38 EURO http://www.auchan.it/volantino/volantino-interattivo/6312/26/index.php ma vi immaginate ai tempi della lira recarvi alle casse e spendere 4.500£ pr un chilo di pasta? avrebbero chiamato immediatamente il 118. Come poteva non scatenarsi una crisi di domanda mai vista, poi resa irrisolvibile da scelte politiche deflazioniste? Folle politica di prezzi ci ha annientato e purtroppo anche tornando alla lira, ci porteremo dietro quella criminale rivalutazione dei prezzi(ciò che costava mille lire, iniziò a costare 1 euro, mentre le mille lire che avevi nel portafoglio o in banca, diventavano 50 centesimi).

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  20. Mah, credo che il colorito pallido di Bill sia da imputare alla sacrosanta preoccupazione,ora che è stata certificata la loro inutilità, riguardo qualche strano incidente che potrebbe accadere alla moglie, e, magari anche a lui se, quelle strane circostanze dovessero verificarsi quando, per pura coincidenza, lui ed Hillary sono insieme.

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  21. Una delle piu' grandi soddisfazioni:
    https://www.youtube.com/watch?v=NHiFEw7BruI

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  22. Interessante la possibile scelta di Ministro del tesoro. Un ex advisor di Goldman and Sachs, un finanziere figlio di finanzieri. Ha lavorato brevemente anche per, oh bella, il fondo di George Soros.

    http://www.politico.com/story/2016/11/who-is-in-president-trump-cabinet-231071

    "Treasury secretary

    Trump himself has indicated that he wants to give the Treasury secretary job to his finance chairman, Mnuchin, a 17-year-veteran of Goldman Sachs who now works as the chairman and chief executive of the private investment firm Dune Capital Management. Mnuchin has also worked for OneWest Bank, which was later sold to CIT Group in 2015."

    https://en.wikipedia.org/wiki/Steven_Mnuchin

    Ah sta anche occhieggiando il pacifista John Bolton come possibile segretario di stato in alternativa a Newt Gingrich ...

    Avete assistito ad un bello spettacolo organizzato dalle elites per contenere la rabbia popolare .. sveglia. Questo regime non è riformabile e le rivoluzioni fatte da chi comanda sono solo prese per i fondelli.

    Al massimo metterà una pezza temporanea alla globalizzazione sfrenata ma nei fatti non cambierà nulla, e l'immigrazione non europea negli USA e iN Europa continuerà, ma in maniera ordinata, ci mancherebbe.




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    1. e immagino non eliminerà i visti H1B1 per lavoratori temporanei qualificati che vengono assunti da stati come l'India a paghe molto inferiori ai propri colleghi americani, che ricevono un bel calcio nel sedere quando questi vengono chiamati per aumentare i profitti.

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    2. @Bruno Giordan

      Avete assistito ad un bello spettacolo organizzato dalle elites per contenere la rabbia popolare .. sveglia.

      Ma perchè turbare i sogni di 'si tanti Fox Mulder?
      Lasciali al loro I want to believe

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    3. Anonimo00:04

      Certamente le "rivoluzioni elettorali" non esistono ma con trump due cose "positive" sono evidenti:
      1) trump non sara' il burattino delle elites che sarebbe stata HRC
      2) la guerra ( per ora) si allontana.

      Per il resto , poichè nessuno regala mai niente, anche Babbo Natale Trump non esiste 😈





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